Il museo tra architetture urbane e nuovi ambienti tecno-relazionali
di Sara Spanu
In epoca contemporanea il museo ha attraversato profondi mutamenti che ne hanno ridefinito ruoli e funzioni sociali. In primo luogo, l’istituzione museale acquisisce rinnovata centralità come fattore capace di promuovere la rinascita delle città, in particolare quelle che maggiormente hanno subito gli effetti della crisi del fordismo. In secondo luogo, si ridefinisce l’esperienza stessa del luogo sulla base delle diverse forme che promuovono l’engagement del visitatore. Da un lato attraverso un’articolazione dello spazio fisico in cui le nuove tecnologie digitali supportano un’interazione tra oggetto e visitatore maggiormente orientata sul piano multi-sensoriale. Dall’altro lato attraverso il contributo delle ICTs come canali capaci di estendere l’esperienza oltre lo spazio del qui e ora e di risemantizzarla tramite condivisione di idee e contenuti entro reti più estese di interazione sociale.
A proposito dell’autrice:
Sara Spanu è Ph.D. in Scienze sociali. Si occupa di politiche di sostenibilità urbana, partecipazione civica e pratiche di fruizione degli spazi collettivi. Svolge attività di ricerca e didattica presso l’Università di Sassari ed è attualmente assegnista presso il centro BASE dell’Università di Milano-Bicocca. È membro dell’Associazione Italiana di Sociologia e di ESA RN Urban Sociology.