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Le città possono essere viste come trame di luoghi tra loro strettamente connessi e capaci di costituire punti di riferimento per le varie popolazioni che le abitano. E come cambiano le città, cambiano i luoghi stessi, tanto nella forma, quanto nelle funzioni. La memoria e l’identità delle persone si basano proprio sulle costellazioni di luoghi che hanno impreziosito la loro esistenza e quando costruiamo le nostre mappe mentali urbane è su di essi che facciamo affidamento: ci dicono chi siamo e ci accompagnano nel nostro cammino quotidiano; attraverso la loro configurazione, per come si declina di città in città, potremo persino avvertire il soffio leggero del genius loci che circola nelle strade e nelle piazze.

Se inoltre prendiamo in considerazione le questioni sociali e politiche possiamo facilmente riscontrare che è sulla distribuzione e appropriazione delle risorse spaziali (e dunque ancora una volta sui luoghi) che si generano i conflitti. L’elenco dei motivi per cui i luoghi sono importanti nella storia dell’umanità potrebbe proseguire. Eppure la sociologia ha sempre dedicato ad essi relativa attenzione, a volte semplicemente considerandoli come contenitori delle azioni sociali, dunque soffermandosi solo tangenzialmente sulla loro forma materiale e simbolica. Questa prospettiva è invece imprescindibile, soprattutto per una disciplina come la sociologia dell’ambiente e del territorio.

L’assunto da cui muove l’Enciclopedia Sociologia dei Luoghi è che l’agire umano – tanto negli atteggiamenti quanto nei comportamenti – debba essere sempre contestualizzato. Per questa ragione occorre riflettere sul significato che attribuiamo ai luoghi, sulle loro caratteristiche architettoniche e storiche, sulle funzioni cui rispondono rispetto ai bisogni espressi dalle persone. È in questa direzione che si muove la ESL grazie al contributo di tanti autori e autrici che hanno individuato un tipo di luogo e lo hanno descritto nel rispetto di uno schema standardizzato di documentazione al fine di rendere il più possibile fruibili le informazioni e farne la base per ulteriori ricerche.

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Cities can be viewed as networks of closely interconnected places that serve as reference points for the diverse populations inhabiting them. Just as cities evolve, so too do the places themselves, transforming in both form and function. People’s memory and identity are rooted precisely in the constellations of places that have enriched their lives. When constructing mental maps of urban spaces, we rely on these places: they tell us who we are and guide us in our daily journeys. Through their configuration – shaped uniquely in each city – we can even sense the gentle breath of genius loci permeating streets and squares.

When considering social and political dimensions, it becomes evident that conflicts often arise from the distribution and appropriation of spatial resources (and thus, once again, from places). The list of reasons for the significance of places in human history could extend further. Yet sociology has historically accorded them limited attention, often reducing them to mere containers of social action, only peripherally addressing their material and symbolic dimensions. This perspective, however, is indispensable, particularly for a discipline such as environmental and territorial sociology.

The foundational premise of the Sociological Encyclopaedia of Places (ESL) is that human action – in both attitudes and behaviours – must always be contextualized. For this reason, it is essential to reflect on the meanings we ascribe to places, their architectural and historical features, and the functions they fulfill in response to human needs. The ESL advances this approach through contributions by numerous authors who have identified specific types of places and documented them using a standardized framework. This methodology aims to maximize accessibility of information and establish a foundation for further research.