Aree Dismesse

Le aree dismesse: spazi vuoti e luoghi potenziali

di Silvia De Nardis

Le aree dismesse della città, i vuoti urbani, gli spazi abbandonati e in disuso ai margini o negli interstizi dell’ambiente urbano caratterizzano la contemporaneità. Queste aree pongono sfide socio-spaziali che riguardano il destino dei contenitori ex industriali, del patrimonio architettonico-storico-culturale pubblico e privato inutilizzato. I vuoti contribuiscono a creare senso di insicurezza e degrado, ma sono spesso protagonisti di inediti processi di rigenerazione urbana. Negli ultimi decenni le città si sono reinventate trasformando l’esistente obsolescenza degli spazi vuoti, o waiting spaces, in luoghi densi di nuovi significati (opportunity places) tramite la pratica del riuso, anche temporaneo. Le aree “sospese” sono catalizzatrici di energie creative e sociali dal basso, poli di sostenibilità, siti di resilienza trasformativa o adattiva ed epicentri della rivendicazione del “diritto alla città”. Il contributo analizza il caso della zona San Lorenzo nella città di Roma.

 

A proposito dell’autrice:

Silvia De Nardis è dottoranda presso il Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura, Sapienza Università di Roma. Ha conseguito la Laurea in Sociologia e in Scienze Sociali Applicate presso lo stesso Ateneo con elaborato finale sui temi della Sociologia urbana. Il suo campo di ricerca riguarda la rigenerazione urbana, le pratiche bottom-up e l’informalità urbana nella città contemporanea.

 

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