Caserma

La caserma: dal castrum romano alla Smart Military Base

di Alfredo Sguglio

Lo studio si focalizza sui luoghi progettati e costruiti per il comparto militare. L’analisi parte dalle prime fortificazioni militari in epoca neo-assira e dai Castrum dell’antica Roma, luoghi in origine adibiti al riposo e successivamente a residenza stabile delle truppe di frontiera. Nel medioevo nasce il fenomeno castrale e delle fortificazioni urbane come espressione specifica dei rispettivi modelli di società feudale e dei Liberi Comuni. Il concetto “moderno” di caserma si sviluppa a partire dal XVI secolo con la formazione di eserciti regolari e la costruzione di strutture a corte destinati all’abitazione collettiva di corpi armati. Nel XVIII e XIX secolo tali luoghi vennero progettati secondo una più efficace distribuzione spaziale che regolava e controllava le attività giornaliere delle truppe, esercizio fisico e tattica militare. Tali edifici progettati e costruiti per lo più sotto forma di vasti fabbricati bassi intorno a un cortile centrale conservano oggi, in particolare in Europa, tale morfologia fisica. Nel ventunesimo secolo, con la professionalizzazione dell’Esercito e la fine della leva obbligatoria, molte caserme militari sono state dismesse e riconvertite in complessi abitativi, poli museali, luoghi pubblici e della cultura. Quelle che oggi ospitano reparti operativi puntano all’autonomia strategica e ad ottimizzare le prestazioni con il supporto delle nuove smart technologies in un’ottica di Smart Military District.

 

A proposito dell’autore:

Phd in Scienza Tecnologia e Società (STS). Coordinatore del Centro Studi Smart City Res Novae presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dell’Università della Calabria. Visiting professor presso l’Universidad Federico Henriquez y Carvajal (UFHEC) di Santo Domingo. È amministratore di Smart City Instruments, Spin-off dell’Università della Calabria.

 

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