macchina del caffé da bar

Bar e caffè

Bar e caffè come luoghi interstiziali del vivere quotidiano

di Giampaolo Nuvolati

Nella nostra quotidianità ci capita molto spesso di entrare in un bar per prendere un caffè o un aperitivo, lo facciamo con una certa disinvoltura senza dare alcun rilievo al luogo stesso. Bar, caffè, bistrò, pubs e, più in generale, gli esercizi pubblici di ristoro svolgono viceversa una funzione importante nella società contemporanea come “luoghi terzi”, interstiziali, a metà tra il mondo del lavoro e il mondo della famiglia. Costituiscono cornici all’interno delle quali si sviluppano dinamiche particolari, dove si rinforzano le identità e il capitale sociale preesistente ma anche si avviano nuove relazioni con lo sconosciuto. Da luoghi di formazione della opinione pubblica oggi i bar sono soprattutto luoghi di passaggio dove però i soggetti possono ancora mettersi in gioco – aprendosi a nuovi rapporti o, al contrario, chiudersi in sé stessi –. Sono infine di vario tipo: dal locale storico al bar di periferia, dall’osteria di campagna al chiringuito sulla spiaggia, dal bar del museo all’internet caffè. Luoghi dove amiamo perderci come flâneurs solitari o in compagnia delle persone che più amiamo.

 

A proposito dell’autore:

Giampaolo Nuvolati è professore ordinario di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università degli studi di Milano Bicocca dove insegna sociologia urbana. Nell’ottobre del 2018 è stato eletto, per un secondo mandato, direttore del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale. Attualmente nello stesso Ateneo ricopre la carica di prorettore per i Rapporti con il Territorio. Dal 2019 è coordinatore della Sezione Territorio dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia). I suoi temi prevalenti di ricerca riguardano la qualità della vita urbana, i conflitti tra popolazioni metropolitane residenti e non residenti, il rapporto tra città, sociologia e letteratura nella figura del flâneur.

 

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