Spazi sanificati: lebbrosari, lazzaretti e sanatori
di Eduardo Barberis
La recente crisi pandemica da Covid-19 spinge gli studiosi del territorio a riflettere sia sul futuro della città durante e dopo l’emergenza sanitaria, sia su come le crisi sanitarie urbane siano state affrontate nel passato. Questo contributo intende fornire una ricognizione storica del modo in cui le città definisco al loro interno spazi sanificati e spazi di esclusione della malattia, per poi concentrarsi su alcuni luoghi – lebbrosari, lazzaretti, sanatori, luoghi di quarantena – utilizzati per la separazione fisica dei soggetti ritenuti “pericolosi” dal punto di vista sanitario. In conclusione, l’articolo riflette sulla perdurante associazione fra esclusione urbana sanitaria ed esclusione sociale dei soggetti vulnerabili.
A proposito dell’autore
Eduardo Barberis è professore associato di Sociologia del territorio e dell’ambiente presso l’Università di Urbino Carlo Bo, dove insegna Sociologia del Territorio, Politiche dell’Immigrazione e Fondamenti delle società del benessere.