Discarica, cumuli di plastica

Discariche

Le discariche. Sprechi visibili, valore invisibile

di Gilda Catalano e Dario Minervini

Le discariche sono il volto nascosto e ineludibile delle diverse società. I loro scarti raccontano delle diverse relazioni economiche e politico-sociali dei territori che li producono. Da un lato, numerose sono le iniziative di riqualificazione delle discariche, di landfill mining, di ricollocazione degli impianti in relazione alla città, di centri di riuso, di compostaggio e di diversa progettazione dei sistemi di raccolta e valorizzazione del rifiuto. Dall’altro lato, in molti paesi del mondo centinaia di famiglie vivono del lavoro di recupero dei materiali presenti in esse, ricreando una sorta di luogo di produzione di beni «comuni». Aspetti che rimangono tra loro polari. Infatti, se da una parte, le discariche contemporanee devono garantire la protezione del terreno e la purezza dell’acqua, allo scopo di impedire l’infiltrazione di sostanze chimiche nel terreno, nonché mantenere sistemi di drenaggio del percolato nelle acque e di captazione del biogas. Dall’altra, invece, la discarica resta uno «spazio denso», attraversato da tensioni plurali tra cittadini, movimenti e istituzioni, un luogo da cui emergono le fragilità della governance territoriale, le criticità degli assetti amministrativi, il potere della regolazione informale.

 

A proposito dell’autrice e dell’autore

Gilda Catalano è professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria dove insegna Sociologia Urbana e Sociologia dell’Ambiente.

Dario Minervini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli “Federico II”. Insegna Sociologia dell’Ambiente e Metodi Qualitativi Avanzati. I suoi interessi di ricerca riguardano la sociologia ambientale, i processi socio-materiali di innovazione ecologica, gli studi di genere.

 

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