Faro con staccionata

Fari

Il faro: la parabola delle case della luce, dalla logistica marittima al turismo evoluto 

di Emilio Cocco

Il faro è una struttura normalmente composta da una torre dotata alla sommità di un sistema costituito da una lampada e un insieme di lenti capace di emettere segnali luminosi di aiuto e di riferimento nella navigazione. I fari rappresentano i più importanti segnalamenti marittimi e sono situati in prossimità di luoghi di attracco, di luoghi pericolosi o di altri luoghi ove sia utile avere un punto di riferimento percepibile a distanza elevata durante la navigazione costiera. Sono chiaramente segnati sulle carte nautiche che ne riportano anche l’altezza focale, assieme alle caratteristiche del segnale luminoso emesso che li individua in modo univoco. Di certo sono imprese d’ingegneria umana e opere eroiche, che rimangono tali anche in tempi di radar, sistemi satellitari, computer e GPS. È però proprio a causa di queste innovazioni tecnologiche che stanno diventano obsoleti e che si sta assistendo alla scomparsa della figura dei custodi. Queste strutture possono sembrare immortali e incorruttibili dagli elementi atmosferici, tuttavia senza manutenzione a poco a poco si sgretolano e addirittura crollano. Capaci di suggestionare e influenzare pittori, scrittori e registi, oggi i fari sono sempre più automatizzati ma non smettono di affascinare donne e uomini che volentieri intraprenderebbero la carriera di farista. O più prosaicamente, sceglierebbero un faro come meta di una vacanza ecosostenibile, per un segmento elitario di turismo balneare esperienziale.

 

A proposito dell’autore:

Emilio Cocco (MA, PhD) è professore associato di sociologia dell’ambiente e del territorio nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli studi di Teramo (UniTe). È stato professore straordinario di sociologia all’Università degli studi di Zara (Croazia) ed è attualmente professore aggiunto all’American University of Rome (AUR), dove insegna presso il dipartimento di media e comunicazione ed il Master in Food Studies. Delegato del Rettore UniTe per la regione Adriatico-Ionica, ha svolto negl ultimi venti anni ricerche nel campo dei fenomeni territoriali internazionali nelle regioni di frontiera, specializzandosi nel campo della sociologia marittima e degli oceani.

 

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