Nuovi spazi religiosi

Nuovi spazi religiosi di origine immigrata: un rinnovato arcipelago del sacro tra riconoscimento e invisibilità

di Adriano Cancellieri e Daniela Morpurgo

Quando si parla di nuovi spazi religiosi di origine immigrata ci si riferisce a realtà eterogenee il cui aspetto comune risiede nel loro essere situate in un territorio già religiosamente segnato che non le riconosce come locali; la loro definizione avviene quindi più per differenza che non per mutuo riconoscimento. Questo nuovo arcipelago sacro di spazi translocali emerge all’incrocio di due fenomeni: la pratica religiosa e la mobilità delle popolazioni. Un’attenta lettura del mutare degli spazi urbani richiede di interrogarsi sulle funzioni sociali e le caratteristiche architettoniche e territoriali di questi luoghi che mutano profondamente il paesaggio religioso e assumono un valore centrale per una parte importante della popolazione immigrata.

 

A proposito dell’autore e dell’autrice:

Adriano Cancellieri: sociologo urbano all’Università Iuav di Venezia dove è ricercatore della Cattedra Unesco SSIIM (Social and Spatial Inclusion of International Migrantes) e docente e coordinatore del Master U-Rise in Rigenerazione Urbana e Innovazione Sociale.

Daniela Morpurgo: Pianificatrice territoriale e dottoranda in studi urbani presso il Gran Sasso Science Institute (GSSI) de L’Aquila.

 

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