Vie dello Shopping

Le vie dello shopping: dagli antecedenti storici antichi e moderni alle città globali nella società contemporanea

di Annalisa Dordoni

Le vie dello shopping sono il punto di arrivo di un’evoluzione dei luoghi urbani dedicati al commercio, prima, e al consumo, poi. Oggi cuori pulsanti delle città metropolitane e globali contemporanee, trovano i loro antecedenti storici nei piazzali dei mercati, dall’Agorà al Foro, nei grandi viali di impronta napoleonica, i boulevard, nei passage e nelle gallerie di stile francese. Dal Settecento in poi si sono definiti questi ampi spazi che hanno caratterizzato i luoghi della socialità
borghese post-rivoluzionaria, e che si sono attestati tra Ottocento e Novecento come culla degli intellettuali di tutta Europa, che vi si recavano per leggere, scrivere, disegnare, sui tavolini di caffè, bar, bistrot e ristoranti, per osservare la folla e poi, talvolta, rappresentarla in dipinti e romanzi. Queste vie si sono trasformate e, con l’affermarsi della produzione di massa e della società dei consumi, sono sempre più gremite di esercizi commerciali, oggi “sempre aperti”, sette giorni su sette e in orari serali. Nel saggio si racconta come è avvenuta tale evoluzione, per poi concentrarsi sulle funzioni delle vie dello shopping e sul perché ancora oggi, pur competendo con luoghi al chiuso come i centri commerciali, sono così note e frequentate. Successivamente, infine, si indagano due casi emblematici, due vie dello shopping globali in due città del continente europeo, focalizzando l’attenzione sugli attori sociali che frequentano questi luoghi ogni giorno, non per fare acquisti o per flâneurie ma per lavorare nei negozi lì situati. La prospettiva di chi vi si reca abitualmente per lavoro, infatti, permette di evidenziare elementi, fenomeni e caratteristiche delle vie dello shopping che altrimenti sarebbe difficile cogliere nella loro interezza.

 

A proposito dell’autrice:

Annalisa Dordoni è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. I suoi interessi di ricerca riguardano la sociologia del lavoro, gli studi di genere e sui giovani. Attualmente svolge attività di ricerca sui cambiamenti dei modelli e delle relazioni di genere connessi ai processi di flessibilizzazione e precarizzazione del lavoro, sul lavoro su turni nel settore del retail, e sul lavoro da casa durante la pandemia di Covid-19. Dal 2021 è membro del Board della Research Network 30 – Youth and Generation della European Sociological Association.

 

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